28 novembre 2016. Parlando di F1…
E dunque la stagione è finita.
Per quanto mi riguarda posso aggiungere “finalmente”, anche se l’ho seguita. La seguo sempre. Ogni volta mi dico “per quel che vale, ormai” ma poi… il bisogno è più forte della ragione. È finita e non mi è piaciuta quasi mai, questa “via crucis sportiva” fatta di aspettative disattese, di necessità insoddisfatte, di speranze tradite, di emozioni surrogate, e tutto questo a prescindere dalla Ferrari e dalle sue pene. Sì, perché se anche toccasse alla mia squadra vincere un ciclo così, a mani basse, per superiorità manifesta, con gli avversari obbligati a difendersi con una mano legata dietro la schiena (perché i vincoli allo sviluppo ecc. ecc. questo sono, in fondo) non mi piacerebbe comunque. La soddisfazione della vittoria sarebbe irreparabilmente sciupata da un retrogusto amaro, un sentore pungente di guasto, difficile da coprire. Questa “modalità” fa male a tutti, anche ai vincitori, perché mortifica il loro talento, sia che abbiano l’astronave (perché a queste condizioni il mezzo può più del pilota) sia che non ce l’abbiano (perché anche un ottimo pilota fatica a cavar sangue da una rapa e se anche ci riesce quel che ottiene resta pur sempre sangue di rapa).
Speriamo nel 2017?
Mi dico che forse non voglio guardarla, la prossima stagione, ma so già che lo farò, anche se non mi aspetto molto: l’impianto è sbagliato, l’edificio è minato alle fondamenta e senza una ristrutturazione seria non può offrire granché. Non si può andare avanti aggiungendo puntelli a puntelli, è un dato di fatto, perciò mi auguro che qualcuno, meglio prima che poi, trovi il coraggio di cancellare la lavagna e riscrivere il tema.
Vorrei poter concludere dicendo “Ad maiora” ma credo che suonerebbe un po’ troppo sarcastico perciò mi limito a un ”ci vediamo alla prossima, amiche mie rombanti”…. nemmeno più così tanto… ahimè!
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Articolo ben fatto, è condivisibile. Certamente la f1 di questi ultimi anni,non entusiasma più come in passato.La globalizzazione ha inevitabilmente giocato un ruolo fondamentale,l’avvento delle grandi case automobilistiche non a caso,ha mandato in soffitta i “garagisti”.Solo sir Williams e una Sauber ormai agli sgoccioli resistono,colpa anche di regolamentI assolutamente penalizzanti per i piccoli team.Si voleva arrivare ad una f1 più accattivante e meno costosa,sappiamo bene come è andata a finire.
Cosa aspettarsi per il 2017? un pochino di Rosso in più non guasterebbe, per lo spettacolo ci sarà da lavorare a lungo termine.